Un libro che racconta la vita di uno sportivo…. e nella nostra mente automaticamente appare un cartello luminoso che grida “NOIOSO”. Niente di più sbagliato se il libro in questione è “Open” di Andre Agassi (Einaudi). Uscito nel 2011, per chi se l’è perso, un libro che vale la pena di leggere.
Non serve essere appassionate di tennis per apprezzarlo, anzi, il racconto dei match epici che ha affrontato vedono aumentare la suspance se si ignora il risultato.
Open non è un libro incentrato solamente sullo sport, i pezzi più coinvolgenti sono quelli dove si riesce a conoscere intimamente Agassi, i suoi pensieri , le sue paure, il suo disagio, l’odio che a un certo punto è arrivato a provare per il suo sport. “Odio il tennis, lo odio con tutto il cuore, eppure continuo a giocare, continuo a palleggiare tutta la mattina, tutto il pomeriggio, perché non ho scelta. Per quanto voglia fermarmi non ci riesco”.
Andre-Agassi
Il racconto della vita di uno sportivo sempre sopra le righe, l’infanzia passata a colpire 2500 palline al giorno sputate da una macchina infernale costruita dal padre, l’adolescenza passata alla Bollettieri Academy, qualcosa per lui molto simile ad una prigione, la ribellione, gli amori (Brooke Shields e Steffi Graf), slam vinti e persi. Un libro che parla di amicizia, di gioie, di tanti dolori, della vita di quello che per molti è stato un idolo del tennis, un grande campione che ha combattuto contro le sue paure e la sua fragilità.